Quasi dieci anni fa nella mia tesi di laurea parlavo di “Supermercato del futuro” e citavo alcuni esempi, soprattutto americani, molto focalizzati sulle potenzialità del web. Parliamo del 2004/2005 e l’e-commerce era davvero solo un’ipotesi creativa…
Torniamo ai nostri giorni: da qualche mese Amazon ha aggiunto un servizio per il suo stracoccolato cliente: vendere cibo online! Il sito, Amazon FRESH. Se abiti in California puoi comprare: locale, biologico, senza glutine, senza soia, lattosio free, vegano, kosher, vegetariano, a basso contenuto di sodio, poco calorico, senza grassi o no carboidrati, c’è il pesce allevato e quello selvaggio, i formaggi artigianali e prodotti da gourmant. Volendo non ci si muove più da casa, perché nella consegna di cibo si possono includere altri prodotti (dai pannolini alle saponette, ai detersivi).
I grandi della distribuzione americana hanno iniziato a tremare: dal gigante Whole Foods, specializzato in prodotti biologici, a Safeway supermercato generalista ma tra i più grandi nelle consegne della spesa. E in Italia? In Italia – ancora – ci piace perdere tempo alla cassa, salutare il salumiere e fare due chiacchiere con il panettiere. Ma fino a quando?