Sette interventi, sette storie, sette visioni, sette voci. Si perché le voci, che scandiscono i singoli slot da 18 minuti, sono la cosa che più mi porto dietro dal TEDxMacerata dello scorso 24 maggio, il primo a cui ho assistito dal vivo grazie a Radio Incredibile
L’ultimo intervento è quello per cui ho deciso di venire a TEDxMacerata. Derrick de Kerckhove e per me, laureata (e innamorata) della comunicazione, poter ascoltare quello che viene considerato universalmente l’erede intellettuale di Marshall McLuhan è stata un’emozione indescrivibile. Questa voce autorevole ma con un accento belga, prende spunto dal mito di Sisifo per inquadrare il tema del RESTART. E credo che sia il messaggio che anche io mi porterò come ricordo di questa giornata. Sisifo, condannato da Zeus a spingere un masso dalla base alla cima di un monte e, ogni volta che Sisifo raggiungeva la cima, il masso rotolava nuovamente alla base del monte ed ogni volta, e per l’eternità, Sisifo avrebbe dovuto ricominciare da capo la sua scalata senza mai riuscirci. Ma Sisifo, nell’istante in cui raggiungeva la cima del monte era felice del risultato e raccoglieva le forze necessarie a ricominciare, sempre.
Sette voci, come dicevo, sette modi di interpretare la “ripartenza”, il RESTART. Attraverso la filosofia, l’arte, la scienza, la comunicazione e la sociologia, pur con le differenze e le disabilità. Anzi, probabilmente, in una regione plurale come le Marche, le differenze e le peculiarità delle persone comuni sono la vera forza, il tessuto sui cui cucire rinnovati rapporti sociali e relazioni. Coraggio!